lunedì 26 dicembre 2011

IL LEGNO

Con il nome di legno s’intende la materia prima fornita naturalmente dagli alberi.
Nel linguaggio comune, a seconda dell’uso a cui è destinato, il legno prende il nome di:
- legna, se fornisce combustibile;
- legname, se fornisce materiale utile per le costruzioni o le industrie.

Dalla foresta alla segheria
Le operazioni necessarie per trasformare le piante in legname da lavoro sono le seguenti.
1) Abbattimento. Il tronco viene tagliato alla base, facendo attenzione a scegliere la direzione di caduta più opportuna. L’abbattimento avviene, generalmente, nella stagione invernale, quando l’attività vegetativa è minima.
2) Sramatura. E’ l’operazione che consiste nel taglio dei rami della pianta appena abbattuta (talvolta la ramatura può precedere l’abbattimento).
3) Scortecciatura. La scortecciatura del fusto avviene generalmente subito dopo l’abbattimento, per facilitare l’essiccazione e il trasporto.
4) Troncatura. I tronchi vengono generalmente tagliati in pezzi più piccoli per facilitarne il trasporto.
5) Trasporto. Il trasporto può avvenire in diversi modi.
- Via terra: per rotolamento, trascinamento o su mezzi di trasporto (autocarri, treni…);
- Via acqua (fluitazione): sfruttando corsi d’acqua diretti in prossimità delle segherie;
- Via aerea: per mezzo di funi o teleferiche, elicotteri o per caduta dall’alto attraverso apposite canalizzazioni (solitamente utilizzato in casi di luoghi impervi).
6) Lavaggio/Asciugatura (lisciviazione). È un procedimento diretto ad eliminare dal legno tutte le sostanze che possano imputridire e quindi costituire nutrimento per organismi parassiti.

7)
Taglio. Può avvenire in vari modi. I principali, utilizzati per la realizzazione di pannelli “semilavorati”, sono:

- Tranciatura: il tronco viene tenuto fermo mentre una lama affilata taglia sottili fogli di legno;

- Sfogliatura: il tronco viene imperniato nel proprio asse e fatto ruotare lentamente contro una lama affilata, che taglia un foglio sottile, largo quanto il tronco e lungo molti metri.






8) Stagionatura. La stagionatura può avvenire in modo naturale o artificiale.
- Stagionatura naturale: le tavole vengono messe in cataste, lasciando che l’acqua contenuta nel legno si perda per evaporazione spontanea. L’operazione può durare un anno per legni teneri o diversi anni per legni duri e compatti.
- Stagionatura artificiale: effettuata con fumi e aria calda dentro appositi locali. L’operazione può durare anche pochi giorni.
 ciclo del legno

I pannelli semilavorati
Per ovviare ad alcuni inconvenienti propri del legno massiccio ad esempio la tendenza della tavole ad incurvarsi) e al contempo ridurre i costi dei manufatti in legno, rimediando anche a problemi di carattere ambientale, si producono pannelli in cui il legno è abbinato anche ad altri materiali. Ali pannelli, che hanno ormai sostituito quasi completamente, il legno massiccio nella costruzione dei mobili, hanno ottime caratteristiche di leggerezza, resistenza e durata, e un costo molto più basso del legno massiccio. I principali pannelli sono i seguenti:
Compensato. È un pannello di legno formato da 3 fogli di legno sottili, disposti e incollati con le venature incrociate fra loro.
Multistrato. È un pannello realizzato con lo stesso procedimento del compensato, ma utilizzando più strati: 5, 7, 9… Il numero dispari degli strati si giustifica con una motivazione puramente estetica: disponendo le venature sempre in modo incrociato, solo un numero disperi di fogli consente di avere le venature orientate nello stesso verso su entrambe le facce del pannello.
Tamburato. Pannello costituito da una “cornice” di legno massello rivestita, sulle due facce, da fogli di laminato o compensato. All’interno resta vuoto o alleggerito con una struttura a nido d’ape di cartone.
Paniforte. Pannello di legno costituito da un anima di listelli incollati fra loro, rivestiti su entrambe le facce da fogli di legno disposti con le venature contrarie rispetto a quelle dei listelli.
Truciolato. Pannelli costituiti da scarti di segherie, trucioli, pezzi di rami e radici ridotti in piccole scaglie, impregnati con resine sintetiche e pressati ad alta temperatura.
Possono essere rivestiti da lamine plastiche (laminati) o strati di legno vero (impiallacciati).
Lamellare. È formato da tavole ottenute dal taglio del tronco, unite tra loro con colle sintetiche ad alta resistenza.
 pannelli
Caratteristiche del legno
Anelli. Osservando un tronco sezionato si può notare una serie di anelli concentrici. Essi derivano dall’accrescimento annuale del fusto, e sono costituiti da tessuto meno compatto formatosi durante la primavera, e da tessuto più compatto formatosi nella stagione estivo-autunnale. Nell’inverno si verifica un arresto delle vegetazione. Dunque è corretto dire che dal numero degli anelli è possibile risalire all’età della pianta.
Venature. Sono le striature visibili in starti di legno tagliati longitudinalmente al fusto. Non sono altro che gli anelli di cui si è detto sopra, visti in modo longitudinale.
Nodi. Derivano dall’intersezione dei rami nel tronco. Gli artigiani, talvolta, ne sfruttano il disegno per ottenere effetti decorativi.
Cipollatura. È un difetto del legno. Si parla di cipollatura quando si ha un distacco tra due anelli annuali.

Proprietà del legno 
Proprietà fisiche (dipendono dalla natura del legno):
- Porosità (capacità di assorbire l'umidità dai liquidi)
- Igroscopicità (capacità di assorbire l'umidità dall'aria)
- Omogeneità (uniformità delle fibre degli anelli)
- Ritiro (variazione del volume in base ai cambiamenti di umidità e temperatura)
- Colore e aspetto (variano in base al tipo di legno)
- Peso specifico (rapporto tra peso e volume, espresso in Kg per dm3)

Proprietà meccaniche (dipendono dal comportamento del legno rispetto alle sollecitazioni esterne):
- Durezza (capacità di opporsi alla penetrazione di un corpo)
- Elasticità (tornare alla conformazione iniziale con il cessare della sollecitazione)
- Resistenza (resistenza alle deformazioni di flessione e compressione)
- Tenacità (detta anche resilienza, capacità di resistere agli urti)
Proprietà tecnologiche (si riferiscono alle attitudini dei legnami a subire lavorazioni):
- Fendibilità (permette al legno di spaccarsi lungo le fibre senza produrre trucioli o segature)
- Curvabilità (mantenere in modo permanente deformazioni acquisite artificialmente)
- Plasticità (assumere particolari forme se sottoposto a compressione in stampi)
- Attitudine al taglio (per mezzo di utensili e attrezzi che rilasciano trucioli e segatura) 

Gli attrezzi per lavorare il legno 
 
Attrezzi per tagliare
 
- Saracco (sega a lama liera di forma trapezoidale)
- Archetto da traforo (intelaiatura in metallo ad U, dotata di una lama strattissima fissata con viti a galletto)


  
Attrezzi per forare

- Succhiello (per eseguire piccoli fori)
 
- Menarola (manovela ricurva che amplifica il movimento rotatorio)
 
- Trapano (a mano o elettrico, per fori di maggior diametro)

 
 
 
Attrezzi per battere
 
- Martello (con manico in legno e testa d'acciaio)
- Mazzuolo (intermente in legno)


 
 
Attrezzi per spianare
 
- Pialla/Pialletto/Piallone (così detti a seconda delle dimensioni, per la lavorazione delle superfici piane)
 
- Raspe (di vario tipo, in acciaio temprato con piccoli dentini che asportano i trucioli)

 
 
Altri attrezzi
 
-  Tenaglie (per stringere oggetti ed estrarre chiodi)
- Pinze (per vari usi: afferrare, stringere, serrare, piegare, tagliare fili...)
 
- Cacciaviti (per avvitare e svitare viti)
 
- Morse/Morsetti (per tenere fermo il pezzo durante la lavorazione)
 
- Carta vetrata (per levigare le superfici)

Bibliografia:
"Tecnologia - Settori Produttivi - Vol.B" (Gianni Arduino - Ed. Lattes)